ROOM

Irlanda-Canada, 2005
Regia: Lenny Abrahamson
AttoriBrie Larson, Jacob Tremblay, Joan Allen, William H. Macy, Sean Bridgers, Tom McCamus, Amanda Brugel, Joe Pingue, Megan Park, Cas Anvar.

Jack ha compiuto cinque anni e del mondo reale non conosce ancora nulla, eccetto sua madre.
I due vivono segregati in una minuscola stanza.
Lei, Joy, è stata rapita sette anni prima (all’età di diciassette anni) da “Old Nick” e da quel giorno, ogni notte, subisce nella stanza i suoi abusi, da cui nasce Jack.
Vista dagli occhi del piccolo la stanza, infondo, non è poi così male. Il lavandino e pochi altri oggetti sono i suoi amici.
Questi e sua madre sono il suo tutto, e ciò gli è più che sufficiente.
Come nel Mito della caverna di Platone la mancanza di un mondo reale non pesa poi così tanto per chi, ignaro, non ne conosce l’esistenza.
Questo soprattutto grazie alla dolcezza di una madre che inventa un mondo esclusivo, con regole proprie ed in cui regna la magia.
Una madre che salvando il figlio lotta per salvare anche se stessa.
Nella prima parte viene raccontata la vita nella stanza e la fuga. Poi c’è una nuova battaglia, fuori dalla stanza, per sopravvivere a quello che è stato e per imparare a vivere.

Il film è di altissima qualità, in bilico tra il genere drammatico e il thriller psicologico.
Le sensazioni che l’opera di Lenny Abrahamson suscita sono estreme e opposte.
Da un lato c’è il dramma dei protagonisti: profondo, feroce. Dall’altro l’entusiasmo verso la vita di Jack e la dolcezza di Joy.
Un amore materno che si manifesta nella creazione di una realtà diversa da quella misera che si è accanita sulle vite dei protagonisti.
Un amore che ricorda quello di Guido per il figlio Giosuè in La vita è bella.
Con la differenza che questa volta, però, i ruoli si invertono.
Da salvato, inconsapevole, Jack sarò chiamato a diventare salvatore della madre, nella stanza prima e nel mondo reale poi.
Le interpretazioni di Brie Larson e Jacob Tremblay sono il valore aggiunto di un’opera lucente, diretta in maniera abile e intelligente da Lenny Abrahmson.
Una storia che racconta il dolore e la sofferenza e, prima ancora, la meraviglia della vita.

Drammatico. ***
Durata: 118′

By Michele Bonucci

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