MONUMENTS MEN

USA, GERMANIA 2014
Regia:
George Clooney
Attori: George Clooney, Matt Damon, Cate Blanchett, Bill Murray, John Goodman, Jean Dujardin, Hugh Bonneville

Tratto da una storia vera, il film parla dei “Monuments Men” , vera spedizione militare statunitense organizzata, durante la II guerra mondiale, da uno storico dell’arte con la benedizione di Roosvelt; obiettivo della missione: recuperare tutte le opere d’arte trafugate dai nazisti.

Il film, si presenta con una tara ingombrante, ovvero il cast.
Hollywood, ormai, ci ha abituato a diffidare di queste produzioni in cui molti attori famosi si spalleggiano senza però mai eccellere gli uni sugli altri, risolvendo tutto, non di rado, in un film dal sottile spessore.
Clooney ne è consapevole, e decide pertanto di non concentrarsi affatto sui personaggi, tanto che, all’avvio, recitano pure con poca convinzione; intende altresì nobilitare la storia: qui la drammaticità è data, più che per la perdita di vite umane, dalla distruzione della cultura e su ciò che essa rappresenta; se in Salvate il Soldato Ryan il leitmotiv era “vale la pena sacrificare la vita di 5 uomini per salvarne uno?” qui sarebbe “vale la pena sacrificare la vita di un uomo per salvare un quadro?”.
La risposta verrà, ovviamente, dal film.
Per il resto, il prodotto si conferma un pianificato blockbuster quantomeno interessante: la tentazione d’inciampare nel patriottismo americano da salvatori del mondo, è tangibile, ma occorre dare atto al regista di aver fatto anche una buona dose di autocritica (rammentare ad esempio che l’Abbazia di Montecassino fu distrutta (per sbaglio) dagli alleati); anche per questo, il film risulta poco banale.
Interessante è l’impresa, non banali sono gli uomini che l’hanno fatta; la storia narrata è in effetti sconosciuta ai più come, del resto, pure i protagonisti reali; ad essi il film non ci fa affezionare; ci chiede tuttavia di riconoscerne l’eroicità: non è per niente scontato che la Dama con l’Ermellino di Leonardo si trovi oggi ancora a Cracovia.
E’ risaputo in effetti che Hitler, sul finire delle guerra, avesse lasciato scritto pure l’ordine di distruggere tutto, opere d’arte trafugate comprese; e si hanno sospetti fondati che, parte del maltolto, abbia avuto questo dissacrante, agghiacciante, folle ed inspiegabile destino.
Già solo per questa citazione, il film, molto migliorabile, andrebbe visto.

Durata: 118′
Drammatico. ***½

By Lorenzo in sala

Lascia un commento