Regia: Stephen Frears
Attori: Judi Dench, Steve Coogan, Mary Winningham, Michelle Fairley
Tratto da una storia vera, il film racconta la ricerca mai interrotta di una ex ragazza madre irlandese del proprio figlio, sottrattole cinquant’anni prima dalle suore del convento in cui era stata mandata a partorire, ripudiata dalla famiglia. Nella ricerca, ambientata tutta nel presente, viene aiutata da un giornalista ateo ed in cerca di riscatto professionale.
I presupposti per l’iperbole drammatica ci sono tutti.
Ma l’assoluta intelligenza dell’opera sta nel rivolgere l’attenzione altrove: Judi Dench, magnifica come sempre, interpreta una tranquilla e credente signora cattolica ferma nella sua fede, nonostante le ingiustizie subite; per contro, Steve Coogan, il giornalista disilluso, è molto furbescamente quello che molti, in certe situazioni, direbbero e farebbero (o vorrebbero dire e fare).
La forza del film sta tutta nel non concentrarsi troppo sulla drammaticità della storia, bensì sul valore del perdono, su ciò che è giusto veramente e ciò che sembra esserlo, sul il concetto di fede e su chi s’innalza a giudice.
Un film che va oltre la domanda: chi è il vero cristiano? E basta l’abito per definirsi tale? Bigotti all’angolo.
Da credenti e non, un applauso è d’obbligo.
Drammatico.
Durata: 94′
By Lorenzo in sala