SMETTO QUANDO VOGLIO

ITALIA 2014
Regia: Sydney Sibilia
Attori: Edoardo Leo, Valeria Solarino, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti, Neri Marcorè

  La storia che narra, vede protagonista un gruppo di ricercatori universitari delusi dall’ateneo italiano ma non ancora del tutto assuefatti ad un sistema universitario politicizzato, nepotista ma, con sublime paradosso, senza spazio per la ricerca; questa “equipe”, campiuonatura di una categoria sfruttata e pressochè totalmente NON pagata, reagirà alla “condanna alla fame”, rea di essere solo più intelligente della media, sfruttando le proprie doti intellettuali e capacità acquisite per spudorati fini di lucro; campo d’impiego: settore (remunerativissimo) delle droghe sintetiche.
Il problema, con inattesi risvolti comici, sarà smettere.

Opera prima di un giovane regista italiano che fa centro!
A dispetto del fuorviante trailer, il film non delude, diverte, denuncia ma, soprattutto, ed è forse la cosa più positiva, di discosta dall’ormai consolidato clichè della commediola (o commediaccia) all’italiana.
Storia molto ben costruita e ben equilibrata, con qualche incertezza nella parte iniziale (che invero, lascia sospettare che si tratti della solita commedia italiana, dove si sorride solo) ma che invece aumenta il ritmo con andamento esponenziale, fino a sfociare in trovate comiche geniali (scena della rapina) ed, al contempo, tanto drammatiche per quanto probabili.
Fotografia dall’alto contrastato, del tutto in sintonia con le situazioni illustrate.
Qualcuno potrebbe dire che il film vuole rifare il verso al cinema americano e/o europeo di genere simile ma, in realtà, l’opera va a parodiare anche questo aspetto.
Si ride, si riflette e ci s’incazza pure, perché è tutto maledettamente possibile. Caratterizzazione di alcuni personaggi un po’ sopra le righe (in particolare, quel “Maurizio” adolescente), come del resto alcune aberrazioni dei luoghi comuni, ma ciò non disturba.
L’unica grossa pecca è forse proprio il protagonista Edoardo Leo, sicuramente col giusto phisique du role ma non convincente appieno sul campo recitativo, forse un pò a disagio fuori dall’ambiente televisivo delle fiction.
Per contro, Stefano Fresi ruba totalmente la scena, mettendo a segno un’interpretazione da nomination, con preghiera di rivederlo in ruoli e film simili. In definitiva, dopo tanti filmetti italiani definiti commedie, viene in mente solo una parola: chapeaux!

Durata: 100′
Commedia. ****½

By Lorenzo in sala

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